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“Crapa pelada” in Breaking Bad

Coraggio amico, non ti disperar!

Sviluppatisi a partire dagli anni Venti del Novecento negli Stati Uniti, il jazz e lo swing sono riusciti a inserirsi nel panorama musicale italiano, dominato dalla censura fascista, grazie a musicisti e cantanti che hanno travestito queste “americanate negroidi” da spensierate canzonette, spesso e volentieri prendendo più o meno velatamente in giro i gerarchi del regime.

Erano quelle che oggi chiamiamo Canzoni della Fronda antifascista: il Trio Lescano con Silvana Fioresi derideva le divise fasciste cantando «Pippo Pippo non lo sa che quando passa ride tutta la città»; molti italiani sfogavano la propria libertà repressa cantando «Un’ora sola ti vorrei per dirti quello che non sai» rivolti ai ritratti di Mussolini esposti ovunque; Alberto Rabagliati in “Silenzioso slow” sembrava invitare ad ascoltare di nascosto le trasmissioni di Radio Londra nel verso «Abbassa la tua radio per favor».

Nel 1936 proprio Alberto Rabagliati, non particolarmente gradito al regime per via del suo stile troppo esterofilo, in forza del suo status di divo della radio nazionale riuscì comunque a portare al successo “Crapa Pelada”, canzone ispirata a una filastrocca popolare lombarda con testo di Giovanni “Tata” Giacobetti e musiche di Gorni Kramer. All’epoca, la canzone era più che altro un divertissement musicale, ma la continua allusione a quella «Crapa Pelà» fu sufficiente a farla sentire come un vero e proprio sfottò al Duce.

A guerra finita, verso la fine del 1945, lo stesso Giacobetti col suo Quartetto Cetra pubblicò una nuova versione di “Crapa Pelada”, fulgido esempio di canto scat in salsa nostrana in cui il testo ampliato, costruito intorno all’originaria filastrocca, restituisce al pubblico la buffa storia di un uomo e della sua lotta contro la calvizie incipiente:

crapa-pelada

Questa versione del Quartetto Cetra si ritrova in una puntata della terza stagione di Breaking Bad, acclamata da pubblico e critica tra le serie TV meglio scritte di tutti i tempi. Ad ascoltarla e cantarla sorprendentemente bene è Gale Boetticher, il chimico assoldato da Gus Fring per imparare l’arte della preparazione della metanfetamina ed eliminare finalmente dalla scena Walter White. Un piano che, sfortunatamente per Gale, non avrà successo, anche se i suoi scritti saranno molto importanti per la soluzione della storia.

Mi fermo qui con gli spoiler: nel caso mi leggesse qualcuno che ancora non ha visto la serie, il mio consiglio è di recuperarla su Netflix. Per godere della performance di Gale, invece, basta cliccare play qui sotto. Buon divertimento!

Ti è piaciuto questo post? Scopri gli altri Classici in Serie e ascolta le canzoni su Spotify!

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